Il presidente Valerio Veronesi:Siamo in un territorio dove un cittadino su dieci è un imprenditore. Anche nei periodi più bui siamo certi che sia stato di supporto sapere che la Camera di commercio, casa dell’economia bolognese, ha creduto in loro e li ha sostenuti con il massimo dei contributi dati nella nostra storia. I dati oggi dimostrano che non è stato un ottimismo di circostanza. Ora una direzione: aumentare la dimensione delle aziende”. 

QUESTI I DATI DELLA SITUAZIONE

Andamento aprile-giugno 2021:

Dopo i segnali di svolta registrati nei primi tre mesi dell’anno, tra aprile e giugno tutti i principali indicatori congiunturali del settore manifatturiero presentano valori in significativa crescita: +16,6% per la produzione, in doppia cifra anche fatturato (+19,4%) e ordinativi (+15,4%), trainati dal rilancio delle vendite all’estero (+13,2% la domanda estera, e un fatturato estero che raggiunge il +17,9%).

E’ peraltro opportuno ricordare che le variazioni sono valutate rispetto allo stesso trimestre del 2020, periodo che è stato fortemente condizionato dalla chiusura di molte attività economiche.

Riparte la metalmeccanica, con una tendenza positiva superiore all’andamento del manifatturiero in complesso. Il fatturato aumenta del +23,9%, la produzione del +19,3%, 17,2% in più per gli ordinativi, riparte la domanda estera, +12,1% rispetto al giugno 2020, con un fatturato estero in recupero, +19,8%, primo indicatore positivo dopo un biennio di segni meno.

 Importante anche il rimbalzo nel comparto del packaging: +14,9% la crescita della produzione; +13,8% il fatturato e +14,6% gli ordinativi. Conferme di fiducia vengono dai mercati esteri, che già avevano sostenuto il comparto nel periodo di crisi: +9,1% rispetto al giugno 2020 le esportazioni, +14,9% la domanda estera.

 +8,8% la variazione del volume d’affari nel settore edile: recupera la componente artigianale (+5,5%), ritrova slancio la parte cooperativa (+13,6%).

 Segnali di fiducia nel comparto dell’artigianato: +13,2% per la produzione, +13,0% il fatturato e +12,5% per gli ordinativi. Incerti invece i mercati esteri (-2,8% per il fatturato e +0,5% per la domanda estera).

 Prove di svolta anche per la cooperazione: +5,5% la produzione e +4,8% il fatturato, pressoché stabili gli ordini, +0,1%, le esportazioni si fermano ad un -8,5%, accompagnato dal -0,4% della domanda estera.

 Riparte l’alimentare: crescita del +12,8% e del +9,5% per produzione e fatturato rispettivamente, +5,7% gli ordinativi, trainati dal +9,2% della domanda sui mercati esteri, e dal relativo rimbalzo delle esportazioni, +25,7%.

 Segnali di recupero nei servizi, che invertono la tendenza negativa con un rimbalzo del +18,6% del volume d’affari.

Crescita del +13,0% per le vendite del commercio al dettaglio: ancora in negativo il comparto alimentare, -6,2%, riparte il non alimentare, +22,1%. Stabile, dopo la tenuta favorita dal lockdown, la grande distribuzione (-0,1%). Buona la performance del commercio all’ingrosso, +27,7%.

Nelle attività turistiche recuperato in questi tre mesi quasi un terzo del volume d’affari perso nel periodo aprile-giugno scorso (+31,5% rispetto al giugno 2020): +27,1% il volume d’affari delle strutture ricettive, +32,3% quello della ristorazione, crescita vicina al 40% per il volume d’affari delle agenzie di viaggio.

Andamento gennaio-giugno 2021:

I primi sei mesi dell’anno confermano, nel complesso, la ripartenza dell’economia bolognese: nel settore manifatturiero, attorno al +8% la crescita di produzione e ordinativi rispetto al primo semestre del 2020, +10,7% per il fatturato, trainato dal +9,2% delle esportazioni, e sostenuto dal +8,3% della domanda estera. In recupero il settore edile, con un +4,2% del volume d’affari.

Nonostante un primo trimestre ancora in affanno, i primi sei mesi si chiudono con un risultato positivo, +6,9% il fatturato complessivo, anche nei servizi: +5,0% per il commercio al dettaglio, sostenuto dal +9,9% del non alimentare, fa un passo avanti anche il settore turistico (-2,9% in complesso), che grazie ai buoni risultati dell’ultimo trimestre affievolisce la flessione ad un complessivo -3,9% per le strutture ricettive e -2,3% per la ristorazione.

 

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