I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di tre italiani, un 30enne palermitano, un 34enne napoletano e un 37enne ferrarese, indagati per rapina aggravata e tentata rapina aggravata in concorso.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 6 e il 9 ottobre scorso, quando una banda di criminali seminò il panico nella Provincia di Bologna facendo irruzione in un fast food e in un albergo a Castel Maggiore (BO), in due farmacie, una ad Argelato (BO) e una a San Pietro in Casale (BO) e in una sala slot a Pieve di Cento (BO), riuscendo a procurarsi un importo complessivo di 2.380 euro. Di cinque rapine commesse, soltanto tre furono consumate, mentre quelle al fast food di Castel Maggiore (BO) e alla sala slot di Pieve di Cento (BO) vennero interrotte da eventi secondari che misero in fuga i malviventi. Questi, come rilevato dai Carabinieri, agivano in base ai ruoli, quello di autista e palo, attribuito al 34enne e quello di esecutore materiale, attribuito al 37enne e, soltanto nella tentata rapina alla sala slot, anche al 30enne.
Gli investigatori dell’Arma sono riusciti a risalire all’identità dei rapinatori, in particolare, analizzando il tatuaggio, una specie di disegno tribale, che uno di loro, poi identificato nel 37enne ferrarese, aveva sul dorso della mano destra utilizzata per impugnare l’arma durante le rapine. Quella prova, unitamente ad altri elementi, come le testimonianze raccolte sul posto e la visione delle immagini di sorveglianza installate nei locali rapinati e sulla pubblica via dei quattro comuni menzionati, hanno permesso ai militari di identificare i membri della banda. Rintracciati ieri mattina dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO), i tre indagati, dotati di una forte spinta criminosa, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.