Il commento di Michele Fiorenza di Sportando.it dopo la seconda sconfitta di fila per la Fortitudo di Antimo Martino contro Trieste e sulla vittoria della Virtus Bologna contro l’Armani Milano.
“A 40 minuti dal giro di boa, si può già candidamente riconoscere l’imperioso girone d’andata della Virtus, fatto di due soli dispiaceri, e condito da esaltanti imprese, le cui ultime due le più succulenti. Derby cittadino con la Fortitudo e quello italico con Milano hanno di fatto regalato un primo posto e testa di serie numero 1 per le prossima Coppa Italia, che solo Sassari, matematica alla mano, può ancora insidiare. La vittoria numero 13 in campionato contro l’Armani ha fortificato un gruppo davvero già solido. Serviva un qualcosa che lo certificasse, e l’aver se non dominato, ma quantomeno messo in gira chi respira aria di Eurolega, è certamente motivo di vanto e orgoglio. Non rimangono molti più aggettivi per la leadership di Teodosic, e la pressante e asfissiante difesa mostrata con continuità nelle ultime due uscite. Markovic con altri 12 cioccolatini, Gamble e Hunter in area, hanno messo il resto. Insomma, altra prova corale. Ed ora, chiusa almeno momentaneamente l’esperienza del Palafiera, si tornerà al vecchio Madison, ma prima a Trento va archiviato il primo posto”.
“Al Madison, ci tornerà intanto prima la Fortitudo, il 5 gennaio contro Reggio Emilia per una vittoria che le regalerebbe un insperata, qualificazione alla Coppa Italia. Che dovrebbe far felici tutti, ma considerate le ultime due figuracce esterne, le sensazioni son ben altre. Ovvero quelle di un gruppo ancora troppo altalenante, e fisicamente non pronto a reggere tre impegni in 7 giorni. Ciò che preoccupa, Martino, e molta gente del popolo biancoblù, sono i vuoti mentali mostrati contro la Virtus e a Trieste, vagamente simili a quelli visti e Varese ed in parte a Roma. 54 punti presi nella ripesa contro l’Allianz (addirittura 30 nel solo terzo quarto), sono sintomi di gambe oramai andate, ma soprattutto di testa messa altrove”.