Una campagna di sensibilizzazione e di informazione rivolta ai giovani sull’utilizzo della mascherina, per stimolare al massimo l’utilizzo del dispositivo affinché diventi parte dell’outfit quotidiano. È l’obiettivo della campagna “Metti la mascherina e stacci dentro” promossa dal Comune di Bologna, pensata e realizzata dall’area Educazione, istruzione e nuove generazioni, dall’Ufficio Giovani, dai servizi educativi e scolastici dei quartieri, dalle cooperative sociali “La Carovana” e “Open Group” del Consorzio ScuTer, rispettivamente gestori del servizio di Educativa di strada e dei Centri di Aggregazione giovanile, e dall’associazione “Oltre”.
La campagna vuole favorire negli adolescenti e giovani bolognesi una maggiore consapevolezza del rischio del contagio, invitando a rispettare le regole sull’uso della mascherina attraverso i loro linguaggi e la loro creatività. L’obiettivo finale è proprio agire sulle abitudini dei ragazzi cercando di abituarli a considerare la mascherina indispensabile da portare con sé, come il cellulare o le chiavi di casa. Non solo perché bisogna rispettare le misure in vigore, che rendono obbligatorio avere con sé la mascherina ovunque e indossarla se non si è isolati, ma per condividerne l’importanza preventiva e di contenimento del contagio.
“È il momento della responsabilità – afferma l’assessore alle Politiche per gli adolescenti, Elena Gaggioli – e i comportamenti dei singoli sono più che mai importanti. I ragazzi hanno dimostrato in queste settimane di ripresa della scuola grande senso di responsabilità: non è il momento di calare l’attenzione, anzi, è necessario aumentarla soprattutto nei momenti di svago e divertimento, per tutelare se stessi ma soprattutto le persone più fragili e a rischio. Tutto questo deve essere comunicato con il linguaggio dei ragazzi ed attraverso i loro strumenti. La campagna che promuoviamo raccoglie perfettamente questa missione”.
La prima fase del progetto è stata incentrata sull’ascolto, sia in presenza che attraverso i social, dei giovani coinvolti dagli operatori dei servizi educativi extrascolastici, con i quali sono state progettate le azioni: per esempio l’individuazione dello slogan della campagna e i laboratori itineranti di writing e di rap. Verrà realizzato anche un flyer da distribuire nei luoghi di ritrovo, saranno registrati podcast e si prevede anche un contest fotografico finalizzato a incentivare l’utilizzo della mascherina come “must have” del proprio abbigliamento quotidiano. Nelle scorse settimane inoltre i giovani coinvolti nel progetto durante un laboratorio realizzato al Pilastro dall’associazione “Oltre” hanno disegnato delle mascherine personalizzate che saranno utilizzate durante la campagna