I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito due arresti nei confronti di uomini italiani violenti che in circostanze diverse si sono resi responsabili di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Tutto inizia con una telefonata al Numero Unico di Emergenza 112: “Aiuto, mi stanno picchiando”, poi, in base alla località da dove è partita la richiesta, i militari delle Centrali Operative dell’Arma dislocate sul territorio, informano subito i Carabinieri in grado di raggiungere le vittime nel minor tempo possibile.
I Carabinieri della Stazione di Pieve di Cento (BO) hanno arrestato un trentanovenne per aver picchiato la moglie con un pugno alla nuca durante l’ennesima lite domestica. Alla vista dei militari, il soggetto è andato su tutte le furie, ingiuriando la donna con frasi del tipo: “Comunista di merda! Non sei Italiana, Non hai il permesso di soggiorno! Viva il duce!”, indicando un busto raffigurante Benito Mussolini. Lo scalmanato, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di droga, è stato riportato alla calma dai Carabinieri che lo hanno ammanettato e tradotto in caserma, mentre la donna, quarantunenne moldava, è stata trasportata al Pronto Soccorso e medicata alla testa con una prognosi di quattro giorni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il trentanovenne è stato tradotto in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Castiglione dei Pepoli (BO) hanno arrestato un ventisettenne per aver preso a pugni sul naso la fidanzata. E’ successo ieri notte, quando due militari, liberi dal servizio, si sono accorti che un ragazzo stava inseguendo una ragazza col volto ricoperto di sangue che chiedeva aiuto. Raggiunti dai Carabinieri, la ragazza, ventiquattrenne italiana, è stata trasportata al Pronto Soccorso e medicata al naso con una prognosi di quattro giorni, mentre il suo fidanzato, responsabile di averla aggredita nel corso dell’ennesima lite, è stato accompagnato in caserma. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane aggressore, gravato da precedenti di polizia specifici e in materia di droga, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.