Sono più di 1.200 i dipendenti del Comune di Bologna al lavoro da casa:
quasi un lavoratore su tre è stato messo nelle condizioni di garantire
la propria prestazione anche da remoto. Così il Comune risponde alle
direttive contenute anche nel Decreto firmato l’11 marzo dal Presidente
del Consiglio Giuseppe Conte, che prescrive alle pubbliche
amministrazioni di svolgere in via ordinaria le prestazioni lavorative
del proprio personale dipendente in forma agile e di individuare quali
sono invece le attività indifferibili dove è necessaria la presenza
fisica dei lavoratori. Per garantire la sostanziale continuità dei
servizi e allo stesso tempo dare concretezza alle misure che limitano
gli spostamenti per contenere la diffusione del virus, il Direttore
Generale del Comune di Bologna, Valerio Montalto, ha firmato le nuove
misure organizzative dopo aver individuato in coordinamento con i
dirigenti e dopo un’analisi attenta di ogni settore, le attività
comunali indifferibili da rendere con la presenza fisica del personale.
“Sono orgoglioso della struttura del Comune di Bologna – afferma
il Sindaco Virginio Merola – che in brevissimo tempo è riuscita a
mettere in condizione centinaia di persone di lavorare da casa. Allo
stesso tempo vorrei ringraziare dal profondo del cuore coloro che invece
si trovano in strada, come il personale della Polizia Locale, e chi
arriva ogni giorno al lavoro negli uffici per i servizi indifferibili”.
L’esito della rilevazione avviata dalla Direzione Generale ha
portato a individuare le seguenti attività da rendere in presenza di
personale:
- Protezione Civile
- Polizia Locale
- Stato civile e anagrafe (tranne le attività che si possono svolgere da remoto)
- attività urgenti dei Servizi sociali legati alla tutela delle persone
- URP
- Protocollo generale
- servizi finanziari
- servizio di riscossione
- notifica dei Messi comunali e della Casa comunale
- gestione e salvaguardia del sistema informatico
- area personale
- manutenzione e sorveglianza dei cantieri
- Direzione Generale e direzione integrata per il coordinamento della macrostruttura dell’ente nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso.
Rimangono valide le disposizioni per limitare al massimo l’affluenza al pubblico negli uffici, in particolare prevedendo ricevimento solo su appuntamento e solo se strettamente necessario e indifferibile, privilegiando gli strumenti online e di comunicazione a distanza (telefono, posta elettronica, PEC). Qui il funzionamento degli uffici durante l’emergenza sanitaria in corso: http://www.comune.bologna.it/news/coronavirus-uffici-comunali