Bologna – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di confisca (Dispositivo dell’Art. 240 del Codice Penale) del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna nei confronti di un imprenditore 69enne italiano, amministratore unico di una società di Milano operante nel settore delle locazioni immobiliari. Il provvedimento riguarda i fatti accaduti nell’ottobre 2013, quando i Carabinieri della Stazione Bologna denunciarono il 69enne (all’epoca 59enne) e tre brasiliani nel corso di un’indagine per favoreggiamento della prostituzione. Nella circostanza, l’immobile che l’italiano aveva affittato ai tre brasiliani (transessuali irregolari sul territorio italiano), fu sequestrato, unitamente ad altri oggetti erotici che confermavano la tesi accusatoria della casa squillo situata nel centro cittadino (Quartiere Santo Stefano) e allestita ad hoc per soddisfare il piacere dei clienti bolognesi. Il valore dell’immobile confiscato dai Carabinieri è di 700.000 euro.