La Squadra Mobile di Bologna, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico di quattro ragazzi magrebini, autori dell’aggressione avvenuta a novembre ai danni di un loro coetaneo, prima all’interno e poi all’esterno della discoteca “Numa”.

Alle ore 05.30 circa del 07 novembre 2021 era stata segnalata una aggressione nei pressi della discoteca “Numa Club” ai danni di un giovane italiano. Giunto sul posto, il personale della volante aveva identificato la vittima di 20 anni che raccontava di aver subito un vero e proprio agguato da parte di un gruppo di quattro o cinque magrebini. Il ragazzo, appartenente alla squadra primavera del Bologna Calcio, aveva trascorso la serata in discoteca insieme ad alcuni amici appartenenti alla stessa società sportiva, allorquando era venuto in contrasto, per futili motivi, con un gruppo di giovani magrebini. Nonostante fosse intervenuto il personale della sicurezza, era comunque scaturita una colluttazione, a seguito della quale la parte offesa, raggiunta da alcuni colpi al viso, aveva subito la caduta di un dente dell’arcata inferiore. Mentre il giovane era in bagno per le prime cure, gli aggressori erano stati allontanati dal locale dal personale della sicurezza. Il giovane, deciso a rientrare a casa, mentre si trovava nel tragitto che gli avrebbe consentito di raggiungere la madre che era in sua attesa fuori dalla discoteca, è stato raggiunto dagli stessi ragazzi che, dopo averlo fatto cadere a terra, lo hanno picchiato selvaggiamente, procurandogli la frattura scomposta della mandibola.

La vittima è statapoi ricoverata al“Bellaria”, per un intervento chirurgico, con prognosi aperta di 40 giorni. ​L’intensa e serrata attività investigativa, i sopralluoghi, l’escussione dei testimoni e l’analisi e visione dei filmati registrati dalle numerose telecamere di videosorveglianza, interne ed esterne alla discoteca Numa, hanno consentito agli investigatori di ricostruire un quadro probatorio che confermava quanto denunciato dalla vittima a seguito dell’aggressione, portando altresì all’identificazione di quattro degli aggressori attraverso mirate individuazioni fotografiche.

Vista la gravità dei fatti, i quattro sono stati posti agli arresti domiciliari per i reati di lesioni gravi e aggravate ai danni di un coetaneo.

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