Queste le parole di coach Sergio Scariolo al termine della partita tra Virtus Segafredo Bologna e Maccabi Playtika Tel Aviv, in conferenza stampa:

“Siamo ovviamente molto contenti per la vittoria. Ringrazio i giocatori e i tifosi, che ci hanno supportato per tutta la gara, anche quando eravamo sotto di 7 nell’ultimo quarto. Siamo sempre stati nella partita, anche sul -7. Abbiamo trovato il modo di vincere, ancora una volta tutto il credito a loro e grazie ai tifosi.
La box and one? Credo che sia stato importante che i giocatori ci abbiano creduto, l’abbiano fatta bene, trovando lo spunto per rimettersi in partita, prendere i rimbalzi e segnare i liberi. Poi bisogna scegliere il momento per farlo e i giocatori per farlo. E’ andata bene, è una ciliegina sulla torta che non può sostituirsi alla torta. Davvero grande credito ai giocatori: l’atteggiamento è stato molto buono.
Abbiamo un gap rispetto a molte squadre, più grande se ci mancano giocatori, però lottiamo. In questa prima parte di stagione abbiamo avuto qualche black-out, ma in generale abbiamo sempre fatto vedere di essere presenti, giocando insieme, stando lì con la testa senza alzare le mani dal manubrio e abbiamo messo i liberi, che non sono la specialità della casa. Sappiamo che è una corsa in salita, con una montagna impervia davanti, ma continuiamo a pedalare.
Jaiteh? Mi ripeto. Se si valuta un giocatore bisogna vedere un contesto più grande. Anche la relazione investimento/rendimento. Se andiamo su quel terreno parliamo di due califfi, Jaiteh e Bako. Se li paragoni a un top player, bisogna paragonare anche gli stipendi. E’ molto facile giudicare le squadre in termini individuali, credo sia più giusto giudicare come giocano le squadre con o senza giocatori in campo. E sapendo che ci sono risorse già pattuite nel passato, e bisogna mantenere un equilibrio. Siamo nel 2022, bisogna inquadrare le cose in un contesto professionale: parametrato tutto questo, entrambi stanno facendo ampiamente la loro parte.
Mickey? Spero non si tratti di qualcosa che duri molto, sicuramente non giocherà domenica. Il problema di queste cose è che ti lasciano strascichi, settimane con efficienza limitata. Per qualche settimana dovremo averlo molto lontano dal 100%.
Un ricordo di Mihajlovic? Mando un grande abbraccio alla famiglia, un esempio di grande sportivo, combattente, persona che non molla mai. Ci sono modi e modi di affrontare queste cose, sapete che mio padre morì di leucemia e quindi sono particolarmente sensibile al problema. Ha lottato finché ha potuto e questo è l’esempio che lascia a tutti, star lì con la voglia di vivere e lottare finchè il tabellone non dice zero zero zero zero.”

(Foto e dichiarazioni da virtus.it)

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