Le edizioni dei Giochi Olimpici e dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 sono state al centro del Conviviale di marzo del Panathlon Bologna 1957. Ospiti di prestigio il paracanoista Federico Mancarella, bronzo nel KL2, e Matteo Neri, membro della squadra di sciabola maschile.
“La medaglia è sicuramente l’apice ad oggi della mia carriera – ha esordito Mancarella -. La porto sempre con me e quando sono a casa la poggio dentro la teca che ho costruito appositamente. Prima dei Giochi con il mio allenatore avevamo lavorato molto, l’anno di stop per la pandemia è stato utile per studiare e definire tutti i dettagli. Siamo partiti con l’idea di fare la storia e ci siamo riusciti. Ora il prossimo obiettivo è Parigi 2024, inevitabilmente; qualcosa cambia rispetto alla preparazione tradizionale perché c’è un anno di meno e anche per questo la vediamo dietro l’angolo, il primo step di qualificazione è vicino”. Federico Mancarella si è poi soffermato sul cambio di prospettiva che ha investito gli atleti paralimpici: “Da Londra 2012 l’idea dello sport paralimpico è stata totalmente modificata nella testa di chi seguiva da lontano il movimento. La comunicazione di quei Giochi è stata fondamentale e poi, sempre a livello di comunicazione, il lavoro del Comitato Paralimpico è stato essenziale anche per portare sempre più persone con disabilità a fare sport. Noi siamo degli atleti, ci alleniamo con costanza ed di fatto è il nostro lavoro”.
“Sicuramente è stata un’esperienza parziale perché ero riserva e non sono riuscito a partecipare alla gara, ho qualche rimpianto da questo punto di vista ma comunque mi ha dato una bella spinta per andare avanti e cercare spazio per Parigi 2024. Per quanto mi riguarda un anno in meno di preparazione per i Giochi non cambia la tabella di marcia, la preparazione rimane la stessa anche se ci sono meno gare da fare, purtroppo anche per il Covid e per la guerra in Ucraina. Nel 2022 ho ancora un paio di gare di Coppa del Mondo, gli Europei e i Mondiali; sto smaltendo qualche problema fisico alla spalla e sto cercando di rimettermi in carreggiata il più presto possibile”. E alla domanda se ha pensato di fare come la Errigo, ovvero cimentarsi in armi diverse, risponde: “Arianna, che è una mia amica, ha un talento enorme e inarrivabile; forse solo una come lei è in grado di muoversi tra armi diverse”.
La serata è stata anche l’occasione per introdurre nel Panathlon Bologna 1957 tre nuovi soci: Matteo Brusa, Fiorenzo Zirottu e Davide Valacchi.
Il prossimo conviviale del Panathlon si svolgerà giovedì 21 aprile.