Le parole di Antimo Martino in vista del derby contro la Virtus Bologna: “Abbiamo iniziato la settimana cercando di inserire nel gruppo Feldeine, Aradori e Mancinelli in maniera diversa. E’ andata bene e capiremo come e quanto impiegarli. Purtroppo per non annoiarci ieri Procida si è fermato per un blocco alla schiena e cercheremo di recuperarlo e Borra per virus intestinale. Cercheremo di recuperarli. La partita di Treviso deve insegnarci a dare tutto e giocare con determinazione e  voglia e concentrarsi con quelli che sono a disposizione.

Sicuramente mi avvicino alla partita con determinazione. Sappiamo cosa rappresenta e sono felice di poterlo disputare qui al Paladozza. Il ritorno del derby qui è qualcosa di speciale e dobbiamo essere onorati di poterlo disputare. Credo che l’aspetto più importante sia la determinazione; il coraggio non è termine appropriato. Concentrazione perché la partita dell’andata ci ha dimostrato questo; per farlo devi farlo sempre durante la partita.

Dalla partita di Treviso prendo lo spirito di gruppo dentro e fuori dal campo per raggiungere la vittoria e il desiderio di vincere perché a Treviso c’era voglia di raggiungere questo risultato. Chiaro che ripetersi non è mai semplice ma dobbiamo attaccarci al fatto che giocando in casa e appellandoci alla particolarità del derby possiamo metterli in difficoltà. L’acqua alla gola l’abbiamo ancora perché la classifica non è bella; sappiamo il valore della quadra e di chi andremo ad affrontare. Voglio restare concentrato su di noi e non ho visto la partita di Cremona; abbiam bisogno di cinque e sei vittorie e dobbiamo concentrarci su questo; dopo vedremo. Noi dobbiamo pensare a noi da qui fino all’ultima gara.

Della partita di andata ci sono cose di cui far tesoro ma affrontiamo una squadra diversa: non c’è Belinelli ma Hackett; è più facile lavorare sulle caratteristiche della Virtus in generale puntando su quanto fatto all’ andata che ci deve dare forza.  Spero arrivi un po’ di fortuna da qui alla fine.

Ho parlato con Benzing e Groselle: sono giocatori esperti e sanno come funziona l’ambiente e i rumors di mercato soprattutto nei momenti difficili. Il fatto che entrambi siano ancora qui è perché nelle valutazioni finali possano darci ancora molto. Confidiamo in loro e nelle loro qualità tecniche e umane. Mi auguro che la partita di Treviso possa essere da guida da qui alla fine.

Situazione Totè: dovevamo fare una scelta e volevamo responsabilizzare e creare gerarchie più definite, pensando al bene della Fortitudo. Io non ho mai avuto problemi con Totè e quindi senza polemica abbiam preso una decisione che speriamo possa essere la celta giusta per aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo”.

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