(Foto da matteolepore.it)
Matteo Lepore è il nuovo sindaco di Bologna: per lui una vittoria schiacciante che oltre il 60% delle preferenze. Grazie all’agenzia DIRE e al sito www.dire.it riportiamo le sue parole dopo il risultato.
Quella ottenuta “è la vittoria della città più progressista d’Italia”. Sono le prime parole del nuovo sindaco di Bologna, Matteo Lepore (Pd), rivolgendosi al suo comitato elettorale. “Io chiedo a Matteo Salvini e Giorgia Meloni di farsi da parte”, prosegue il neo-sindaco. “I dati nelle città non danno un’affluenza entusiasmante, sono orgoglioso del fatto che Bologna fra le grandi città sia quella che si è battuta meglio facendo partecipare le persone. Noi abbiamo dato tutto e penso che i cittadini l’abbiano capito”, afferma Lepore, che si dice “soddisfatto” della percentuale vista sotto le Due torri, anche tenendo conto del fatto che ieri era il giorno del santo patrono e quindi c’era di mezzo un ponte: “Al netto di tutto, direi che Bologna si è comportata come sempre in un modo importante“. Semmai, “quello che è mancato è stata la competizione da parte del centrodestra. In tutte le grandi città il centrodestra è arrivato impreparato, è arrivato senza candidati all’altezza della situazione”, dichiara Lepore: “A Bologna dopo dieci anni non sono stati in grado di unirsi attorno ad un progetto e questo si è visto e l’abbiamo pagato. Noi abbiamo bisogno di un centrodestra diverso nel Paese, io chiedo a Matteo Salvini e Giorgia Meloni di farsi da parte oppure di dichiarare che il fascismo è il male assoluto, ma abbiamo bisogno di un centrodestra all’altezza della democrazia italiana”.
“È evidente, davanti agli occhi di tutti, che Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno di nuovo usato Bologna, hanno preferito competere tra di loro e hanno lasciato da solo Fabio Battistini, che ha lavorato sui contenuti e con lui ci siamo confrontati, ma mi pare evidente questa debolezza politica dovuta al fatto che loro stessi non credevano nel progetto. Inadeguato il loro progetto e inadeguata la loro proposta politica. Sulle persone stima, nel caso di Battistini”, prosegue Lepore, che rende l’onore delle armi al suo principale sfidante e, al contempo, affonda il colpo sui due partiti maggiori del centrodestra. Proprio al centrodestra il nuovo primo cittadino di Bologna imputa anche la bassa affluenza, al di là del ponte di San Petronio e dei sondaggi che hanno dato la partita “già chiusa”, portando forse molti elettori del centrosinistra a disertare le urne. Detto ciò, “soprattutto sono mancati voti del centrodestra”, dichiara il candidato del centrosinistra: girando per i quartieri “io di banchetti non ne ho visti, non ho visto iniziative e battaglia politica da parte loro”. Però oggi “il nostro vero avversario è il Covid” e bisogna “lavorare per non lasciare indietro nessuno”, continua Lepore: quindi “penso si possa lavorare e collaborare con chi sarà eletto in Consiglio, l’importante è che tutti abbiano voglia di sostenere il bene comune e fare anche chiarezza rispetto a chi vogliono rappresentare. E in questi ultimi giorni da parte del centrodestra tanta chiarezza non l’abbiamo vista”, sottolinea Lepore, citando in particolare il video “abbastanza ambiguo” con cui Meloni ha difeso Fdi dall’inchiesta di Fanpage.
Matteo Lepore (Pd), dopo le elezioni di oggi nuovo sindaco di Bologna, non fornisce tempistiche sulla formazione della Giunta che lavorerà con lui a Palazzo D’Accursio. “Non faccio pronostici ad oggi. Vediamo”, si limita a dire Lepore prima di lasciare ieri sera il comitato elettorale insediato al Locomotiv e raggiungere il Comune. Ma la sardina Mattia Santori sarà assessore, in caso di una sua affermazione positiva nelle urne? “Intanto sarei per vedere i dati finali, festeggiare e poi mi prenderò qualche giorno di riposo con la mia famiglia perché penso sia il modo migliore anche per avere le idee più chiare sulle cose da fare per Bologna”, è la risposta di Lepore. Detto ciò, la prima cosa da sindaco “sarà andare a salutare tutti i dipendenti comunali, abbiamo bisogno di loro- afferma Lepore- in particolare adesso che rientrano dopo la fase di smart working e abbiamo bisogno di lanciare alcune sfide insieme a loro, ad esempio una fase ricostituente della scuola comunale”. Inoltre, ci sarà bisogno di “rimettere mano agli appalti pubblici e alle gare”, visto l’imminente arrivo dei fondi del Pnrr. “Abbiamo bisogno di entusiasmo e orgoglio”, dice ancora Lepore parlando sempre dei dipendenti comunali.