Due giorni fa la Squadra Mobile ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, a carico di S.O., nato in Tunisia classe 2000, rintracciato a Gradisca D’Isonzo (GO) e B.J.S., nato in Tunisia classe 1991, rintracciato a Roma. I fatti contestati ai due cittadini tunisini sono riferibili alla loro correità per l’episodio della sparatoria e il tentato omicidio del marocchino K.A., fatti avvenuti la sera dell’11 maggio nel Quartiere Pilastro e che portavano, in data 15 maggio, al fermo di A.D., rintracciato a Cadriano – Granarolo (BO), e il successivo 22 maggio all’esecuzione del mandato di arresto europeo a carico di suo fratello A.A., rintracciato nella città di Krefeld in Germania.
La prosecuzione delle indagini ha poi dimostrato come anche B.J.S. abbia preso parte all’azione che aveva portato al ferimento con arma da fuoco del cittadino marocchino e come in seguito questi, unitamente al S.O., si sia reso responsabile del trasferimento e dell’occultamento della pistola utilizzata per compire il delitto. Le investigazioni hanno fatto inoltre emergere che all’epoca dei fatti i fratelli A. gestivano, all’interno del quartiere Pilastro, un commercio di droga (cocaina) e che per l’esecuzione di tale attivitàillecita si avvalessero della collaborazione attiva degli arrestati S.O. e B.J.S.