Oggi, domenica 27 giugno 2021, nel 41° anniversario della strage di Ustica, nella Sala del Consiglio comunale di Palazzo d’Accursio, il Sindaco Virginio Merola ha incontrato i parenti delle vittime. Alla commemorazione sono intervenuti Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime, l’assessore della giunta regionale dell’Emilia-Romagna Irene Priolo, e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Le parole del Sindaco Merola:
“Cara Daria, cari parenti, carissimo Leoluca, cara Irene, autorità, benvenute a tutte e tutti. E’ un piacere avervi qui e poter essere uniti nel ricordo di quello che è accaduto nei cieli del mar Tirreno 41 anni fa, di ciò che unisce le nostre due città Bologna e Palermo, della richiesta che rinnoviamo al Governo e agli stati alleati dell’Italia di collaborare con la magistratura italiana che dal 2008 ha riaperto l’inchiesta su quello che – non ci stancheremo mai di dirlo – è stato un atto di guerra in tempi di pace. È l’undicesimo anniversario che trascorro con l’onore di indossare questa fascia tricolore ma vi confesso che è difficile, e un po’ triste, per me, chiudere questa esperienza da sindaco senza determinanti passi avanti in questa vicenda, ad esempio nel dare nazionalità agli aerei che volavano attorno al DC9. Ogni anno abbiamo invocato la necessità che il nostro Paese pretendesse collaborazione da paesi considerati alleati, ogni anno abbiamo chiesto a chi finora è stato zitto di parlare, di andare dai magistrati. Ogni anno abbiamo sperato che lo Stato recuperasse un solo volto e facesse dimenticare quell’altro, quello di chi ha depistato e di chi ha inquinato. Da qui il mio personale dispiacere per non aver visto risultati a fronte di un impegno compatto da parte di una città – Bologna – che non può, ma soprattutto non vuole dimenticare. Presidente Mario Draghi, lei è persona di riconosciuto prestigio internazionale, aiuti questa comunità.
L’anno scorso, la calorosa visita del Presidente Mattarella è stata un profondo segno di vicinanza e di conforto. Abbiamo bisogno di alcuni atti che permettano ai tasselli di ricomporsi, a quello che non è mistero di avere finalmente nomi e cognomi. In questo nostro impegno non c’è nulla di rituale, se lo fosse tutto si sarebbe presto spento. C’è invece un grande senso civico, una profonda volontà di giustizia che l’Associazione dei parenti delle vittime e Daria Bonfietti hanno tenuto acceso con costanza e determinazione.
L’arte è stata la modalità che abbiamo sempre voluto affiancare al ricordo e al fare memoria. In questo 41° anniversario abbiamo amplificato il nostro messaggio anche attraverso un’istallazione che trovo bellissima e che più tardi vedremo assieme. “Battaglia aerea”, la giostra che per tre giorni si trova davanti all’ingresso del museo, oggi è l’ultimo giorno, è uno di quei modi attraverso i quali l’arte irrompe e fa discutere, coinvolge e chiama alla consapevolezza. Trovo molto efficace il dialogo continuo di quest’opera con il Museo, infatti si ottiene il gettone per salire sulla navicella dopo che si è visitato il museo… Con quale spirito faremo la battaglia aerea dopo aver visto il relitto del DC9, ovvero dopo aver tratto consapevolezza di quella che è accaduto?
Grazie agli artisti Petri & Paselli e al direttore Lorenzo Balbi che ha coordinato questa impresa.
Come dici tu, Daria, è il momento di preparare il futuro e il Comune di Bologna sarà sempre un interlocutore che camminerà con voi. La disponibilità del ministro della Cultura Dario Franceschini a partecipare al progetto per una trasformazione e nuova veste, anche giuridica, del museo è un’ottima notizia e siamo ovviamente disponibili a fare questo percorso. Stiamo anche lavorando attivamente per realizzare aule didattiche negli spazi di quartiere adiacenti al museo. Sono partiti infatti, dopo la pandemia, i lavori che permetteranno ad alcuni uffici e al personale di spostarsi da via di Saliceto a via Marco Polo per fare posto alle aule.
Tutti assieme in questi anni abbiamo costruito molto, lasciamo un’eredità ricca che sarà a disposizione di tutti. È stato un onore essere il sindaco di una città dove esistono realtà come la vostra”.