CASTEL SAN PIETRO TERME (BO) – Ha ricevuto trenta giorni di prognosi un Carabiniere della Stazione di Castel San Pietro Terme intervenuto per salvare una ragazza. E’ successo quando un passante ha telefonato al 112 dicendo che all’interno di un’automobile parcheggiata davanti a un esercizio pubblico situato sulla Strada Statale S9 “Via Emilia”, c’era una ragazza che stava chiedendo aiuto perché un giovane, non riuscendo a salire a bordo, stava prendendo a pugni il veicolo. L’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) ha allertato subito due pattuglie dell’Arma dei Carabinieri (Stazioni di Castel San Pietro Terme e Castel Guelfo) che in quel momento si trovavano nelle vicinanze per i consueti controlli anti Covid-19. Appresa la notizia, i militari si sono diretti velocemente sul posto.

Alla vista dei Carabinieri che si stavano avvicinando per mettere in salvo la ragazza, bloccata nell’auto e in preda al panico, l’aggressore, invece di tranquillizzarsi, ha continuato a inveire contro di lei e i suoi familiari che si erano recati sul posto per difenderla. E’ stato in quel momento che un militare, coinvolto in una colluttazione con l’aggressore, è rimasto ferito agli arti (spalla e ginocchio). La ragazza che si trovava nell’auto, identificata nella convivente del giovane aggressore, è stata soccorsa dai sanitari del 118, visitata e dimessa con una prognosi di cinque giorni. L’aggressore, invece, identificato in un 27enne italiano, dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari o conviventi, resistenza a un pubblico ufficiale e lesioni personali.

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