I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un provvedimento di confisca di prevenzione di un patrimonio dal valore di 1 milione di euro riconducibile a F.L. (classe ’60), soggetto già noto alla cronaca in quanto gravato da numerosi precedenti per furto, rapina, spaccio di sostanza stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni commessi, anche in forma associativa, tra l’Emilia Romagna e altre regioni del centro-nord Italia. In esecuzione del provvedimento ablativo, i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno acquisito a patrimonio dello Stato beni immobili e rapporti finanziari riconducibili al proposto e ai suoi familiari.

F.L. ha intrapreso la sua lunga carriera criminale a soli 19 anni, subendo il primo arresto, in provincia di Bologna, per il furto di un’autovettura e di due portafogli unitamente ad alcuni complici. Dopo appena due anni, è stato denunciato per ricettazione e detenzione di armi, munizioni e sostanze stupefacenti. Sul finire degli anni ’80 è stato quindi coinvolto nelle indagini per l’omicidio di un gioielliere, avvenuto a Bologna nel corso di una rapina a mano armata.

La sua escalation criminale si è conclusa nel 2012 grazie a un provvedimento di “cumulo pene” emesso dal Procuratore della Repubblica di Savona, che lo ha condannato alla reclusione a 6 anni e 8 mesi per associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, al riciclaggio e al furto, nonché alla detenzione e allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”. Con i proventi accumulati grazie al suo curriculum criminale, l’odierno “proposto” ha acquistato, nel tempo, due immobili di pregio con relative pertinenze in provincia di Bologna e messo da parte un vero e proprio “tesoretto” finanziario.

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