I militari del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito delle attività di polizia economico–finanziaria a tutela della spesa pubblica nazionale, correlate all’emergenza sanitaria, economica e socialein corso, hanno avviato, in sinergia e collaborazionecon l’INPS, specifici controlli nei confronti di soggetti risultati destinatari di misure restrittive della libertà personale.In particolare, la verifica ha riguardato ilpossesso dei requisiti oggettivi –reddituali e patrimoniali –e soggettivi, tra i quali, di non essere sottopostia misure cautelari.
Con particolare riferimento a tale ultimo aspetto, l’attenzione dei finanzieri si è soffermata su un numero considerevole di soggetti gravati da precedenti penali e attinti da misure restrittive della libertà personale. L’analisi effettuata incrociando le banche dati in uso al Corpo ha consentito di scoprire irregolarità nei confronti di dieci beneficiarii quali, all’atto della presentazione della domanda di sussidio, hanno omesso di comunicare la propria condizione di detenuti o, comunque di essere stati colpiti da altra tipologia di misura restrittivadella libertà personale. I soggetti che hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblicaperle violazioni previste dalla normativa vigente che sanzionano conla reclusione da due a sei annichiunque percepisca indebitamentetale beneficio.
I Finanzieri hanno poi segnalato, alle competenti Direzioni Provinciali dell’INPS,tutti i soggetti individuatiper l’immediata revocadell’erogazione del beneficio e l’attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate che, allo stato, ammontano complessivamente a circa 90 mila euro.