Le parole di coach Dalmonte in vista della sfida contro Pesaro: “Giochiamo contro Pesaro, una squadra molto solida e che, rispetto ad altre stagioni recenti, ha costruito un sistema dove l’allenatore è la figura centrale. L’allenatore ha costruito una squadra dentro al suo vedere la pallacanestro: organizzazione difensiva, uno contro uno come Tambone, raddoppio in post basso, cambi sistematici con pick and roll, organizzazione offensiva dove Robinson e Delfino sono giocatori di licenza per attaccare e un punto di riferimento come Cain. Bisogna alzare livello di competitività da parte nostra, giocare in maniera solida dal punto di vista emotivo, una presenza e atteggiamento ben definito da parte nostra per essere competitivi in ogni parte del campo.
Tutti dobbiamo essere allineati sul cosa fare. Per questa partita è decisivo il come fare le cose, con atteggiamento e cazzimma. Oggi è il secondo allenamento vero di contatto: sono in difficoltà a darvi delle risposte a livello tecnico sulla partita a causa del tempo a disposizione. La nostra direzione deve essere portata al come fare le cose e parte tutto dalla volontà, dalla disponibilità e dalla capacità di come saremo in grado di accettare l’errore e superarlo senza che questi ci condizionino successivamente per gli altri possessi. L’obiettivo è essere consapevoli di dove siamo e chi siamo: deve esserci il pensiero di uscire da questa situazione. Il tempo non è un alibi: faccio un ragionamento obiettivo e onesto. Abbiamo una cadenza di partite che non ci permette di pensare questo; non possiamo farci distrarre da altre considerazioni.
Il giocatore di esperienza che ha già vissuto partite importanti e gestito le proprie emotività ha un vantaggio rispetto a giocatori più giovani; questo vantaggio deve essere trasmesso a loro. Uno stato mentale aiuta e ti insegna i punti per vivere una partita, dentro la quale dovremmo essere concentrati su tutti i 40 minuti.
Aspetti mentali? Sicuramente una disponibilità da parte di ogni giocatore e della squadra. Non c’è una formula magica, ma da oggi dobbiamo alzare la presenza mentale dentro la partita.
Striscione fuori? Non deve essere rimosso, è una opinione e da parte mia c’è massimo rispetto.