Il commento del Presidente Camera di commercio di Bologna Valerio Veronesi: “Le imprese si trovano a vivere una situazione impensabile. Stanno elaborando i budget 2021 nella più assoluta incertezza. La battaglia contro gli effetti della pandemia si può combattere solo con un patto forte fra rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Un patto che abbia al centro innovazione e formazione. Il dibattito pubblico non può essere fermo solo attorno alla parola movida. Dobbiamo dimostrare ai giovani che siamo capaci, nonostante il momento, di dar loro la possibilità di costruire un futuro a Bologna”.
Gli scenari di previsione formulati da Prometeia per l’area metropolitana di Bologna a ottobre 2020 rivedono leggermente al rialzo le stime sull’andamento dell’economia bolognese per l’anno in corso, ipotizzando comunque una perdita di 3,5 miliardi di euro (a fronte dei 3,7 miliardi stimati a luglio 2020).
La flessione del pil bolognese si confermerebbe di poco inferiore al valore regionale (-9,9%) e in linea con il calo nazionale (-9,6%). E la crescita prevista per il prossimo biennio (+6,7% nel 2021 e +3,1% nel 2022) non sarebbe sufficiente per recuperare quanto perso: nel 2022 mancherebbero ancora 225 milioni per tornare ai livelli del valore aggiunto 2019.
La tendenza provinciale per il 2020 sarebbe caratterizzata da:
- calo di reddito (-3,6%) e consumi (-12,0%)
- flessione dei mercati mondiali: -11,1% la stima delle esportazioni per il 2020, gap che sarebbe però quasi totalmente colmato già nel 2021
- gli occupati diminuirebbero del 2,1% (oltre 10mila in meno), la disoccupazione raggiungerebbe il 5,1% (con una crescita del 13,3%).
A soffrire maggiormente sarebbero industria (-14,8% il calo del valore aggiunto stimato) e costruzioni (-12,6%), che potrebbero però recuperare quanto perso già nel prossimo biennio; in rallentamento anche i servizi (-8,0%). L’agricoltura sembrerebbe invece anticipare la ripartenza, con un recupero già nel corso del 2020 del +6,6%.