La Giunta decide l’avvio un giorno prima rispetto al consueto 15 settembre. Chiusura sabato 5 giugno 2021. Partenza e chiusura valide per le classi del primo ciclo di istruzione e per il secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione. Confermata per le scuole d’infanzia la facoltà di anticipare inizio e termine dell’attività didattica, d’intesa con il Comune di appartenenza
Lezioni al via, in Emilia-Romagna, lunedì 14 settembre, mentre l’ultima campanella suonerà sabato 5 giugno 2021. Queste le date di apertura e chiusura dell’anno scolastico 2020/2021 messe nero su bianco con una delibera dalla Giunta regionale, acquisito il parere della Conferenza regionale per il Sistema formativo.
Si parte, dunque, con un giorno di anticipo rispetto al 15 settembre fissato per l’apertura del calendario scolastico nella delibera n. 353 del 2012, che rimane però valida in tutte le altre parti, compresa la data di stop alle lezioni: il 5 e non il 6 giugno, poiché nel 2021 cadrebbe di domenica.
Le date stabilite per l’avvio e il termine dell’attività didattica sono valide per le classi del primo ciclo di istruzione (elementari e medie) e del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione (superiori) e formazione (IeFP).
Per le scuole d’infanzia, in considerazione della rilevanza e della specificità del servizio educativo offerto, viene confermata la facoltà di anticipare la data di apertura e di posticipare il termine delle attività didattiche, pur con le motivazioni, le modalità e nei limiti previsti dalla delibera del 2012, tra cui: che la scelta risponda alle finalità del piano dell’offerta formativa e alle decisioni degli Organi collegiali della scuola interessata, e sia assunta d’intesa con il Comune di appartenenza.
“Abbiamo ritenuto opportuno- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni– d’intesa con i sindacati e tutti i soggetti che partecipano al tavolo regionale, anticipare di un giorno, per quest’anno, l’avvio delle lezioni, tenuto conto delle condizioni nelle quali si è potuta svolgere l’attività scolastica dal 23 febbraio in poi, a causa dell’emergenza Coronavirus. Nel frattempo, prosegue quotidianamente il lavoro con i dirigenti scolastici e tutti gli interlocutori coinvolti per assicurare alle famiglie, al personale della scuola e del sistema formativo e a tutti gli studenti e le studentesse dell’Emilia-Romagna una ripartenza in sicurezza e in tranquillità. Fin dall’inizio abbiamo detto che la riapertura delle scuole a settembre, in presenza, era la priorità, perchè non esiste vera ripartenza senza studenti in aula”.