Via libera a 9 spazi su aree verdi e pedonalizzazioni su tre strade del centro

A un mese dall’apertura delle domande, sono 380 le concessioni straordinarie autorizzate dal Comune di Bologna a fronte delle richieste dei locali di somministrazione che, grazie al piano straordinario per l’occupazione di suolo pubblico proposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio comunale, possono contare su un maggiore spazio esterno per tavolini e sedie fino al 31 ottobre 2020, garantendo così le distanze di sicurezza in vigore a tutela della salute pubblica per contenere il contagio del coronavirus. La misura di sostegno alle imprese di pubblico esercizio si accompagna a quelle previste nel decreto Rilancio del Governo, e cioè l’esonero dal pagamento del Canone di occupazione del suolo pubblico fino al 31 ottobre 2020 e l’istruttoria veloce e semplificata dal punto di vista autorizzativo per le richieste di nuove concessioni o di ampliamento delle superfici già concesse, per assicurare il rispetto delle misure di distanziamento.

Il Comune di Bologna ha aperto alle richieste di dehors straordinari un mese fa: da allora gli uffici dell’area Economia e lavoro hanno lavorato senza sosta per completare le istruttorie in modo semplificato, dando il via libera in media a 15 domande al giorno. Le 380 concessioni straordinarie autorizzate riguardano tutti i quartieri della città, con una prevalenza del Santo Stefano. La possibilità di richiedere concessioni straordinarie di suolo pubblico continua a rimanere aperta. 

Leggi i criteri approvati dalla Giunta.

Delle 380 concessioni straordinarie, 9 riguardano richieste di locali di somministrazione per dehors su aree verdi, parchi e giardini pubblici, una possibilità prevista in zone specifiche individuate dai criteri operativi approvati dalla Giunta. Le 9 concessioni autorizzate riguardano il parco del Cavaticcio, Piazzale Jacchia (Giardini Margherita), via Codivilla 10, giardino Fossa Cavallina, area verde tra via Parisio e via Torino, il parco della Montagnola, il parco 11 Settembre e due al parco della Lunetta Gamberini. 

I criteri prevedono anche la possibilità di presentare al Comune progetti condivisi da più esercenti che prevedano la pedonalizzazione di una strada. È il caso di tre vie del centro storico:

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