Per il valore del contributo espresso nella costituzione della Città metropolitana di Bologna, il Consiglio ha approvato oggi all’unanimità la proposta di intitolare la Sala Giunta di Palazzo Malvezzi a Luciano Vandelli.

Professore ordinario di diritto amministrativo e degli enti locali all’Ateneo bolognese sino al 2016, nonché docente della Scuola di specializzazione in Studi sull’Amministrazione pubblica (SPISA), Vandelli ha sempre posto il suo sapere giuridico a disposizione delle Istituzioni, ha ricoperto importanti ruoli all’interno del Comune e della Provincia di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.  Luciano Vandelli (Bologna, 3 luglio 1946 – Bologna, 22 luglio 2019), è stato Assessore agli affari istituzionali del Comune di Bologna nel biennio 1993-1995, Vice Presidente della Provincia di Bologna negli anni 1995-1996 e Assessore della Regione Emilia-Romagna dal 2000 al 2005, con deleghe all’innovazione amministrativa e istituzionale e alle Autonomie locali. 

L’attività scientifica del professor Vandelli si è sempre saldamente intrecciata con l’attività della Pubblica Amministrazione e ciò ha permesso non soltanto di agevolare un cambiamento all’interno del sistema delle autonomie locali emiliano-romagnole, ma anche a favore di tutto il Paese, attraverso la sua attività di collaborazione alla concezione e alla stesura delle Leggi Bassanini. Si è occupato delle Città metropolitane nei sui studi ed ha contribuito alla stesura della Legge 56/2014 che le ha istituite formalmente dopo molti anni dalla loro previsione costituzionale, avvenuta con la modifica dell’art. 114 della Costituzione nel 2001. Successivamente, Luciano Vandelli ha collaborato con la Città metropolitana di Bologna alla prima redazione dello Statuto (vedi foto allegate).

“Ringrazio il Consiglio metropolitano per il voto unanime – è il commento del sindaco metropolitano Virginio Merola –. A un anno dalla scomparsa di un grande protagonista della cultura amministrativa del nostro territorio e del nostro Paese ci sembra doveroso dedicare alla sua memoria un luogo nel quale si prendono tante decisioni rilevanti all’interno di un Ente che esiste grazie anche al lavoro di Luciano”.

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