I Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) hanno eseguito due arresti e due denunce durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che hanno portato all’identificazione di quasi 200 persone. I soggetti arrestati sono italiani, un quarantunenne e un diciannovenne. Il primo è finito in manette a seguito di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro. L’uomo gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare insolvenze fraudolente e truffe, è stato identificato e arrestato dai Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) durante un controllo. L’uomo, che era ricercato da un mese, è stato tradotto in carcere per espiare una pena residua di 4 anni e 7 mesi. Il giovane, invece, è stato arrestato ieri sera per evasione dagli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) a rintracciare il diciannovenne in via Cavour, dopo che si era allontanato da casa facendo attivare il dispositivo elettronico che ha allertato la Centrale Operativa dell’Arma. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista in data odierna, in videoconferenza.
I Carabinieri della Stazione di Mordano (BO), invece, hanno denunciato una coppia di moldavi sulla quarantina, con precedenti di polizia, per possesso di documenti d’identificazione falsi. Identificati durante un controllo, i due soggetti sono strati trovati in possesso di carte d’identità italiane falsificate. Anche a casa, la coppia custodiva documenti falsi. Sottoposti a una perquisizione domiciliare, infatti, sono stati trovati in possesso di altri tre documenti falsi riportanti la nazionalità rumena: due carte d’identità intestate alla donna e un passaporto intestato all’uomo.