I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un quarantanovenne italiano per sequestro di persona, atti persecutori, violenza sessuale e lesioni personali aggravate. E’ successo ieri sera, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Bologna ha ricevuto la richiesta di aiuto di una donna che riferiva di essere stata rinchiusa nell’appartamento del compagno. Alla vista dei militari che stavano arrivando, la donna si è affacciata alla finestra dell’abitazione e ha richiamato l’attenzione dei Carabinieri urlando: “Aiuto non mi vuole fare uscire!”. Anche il compagno si è affacciato alla finestra e quando si è accorto che i militari stavano entrando nell’androne, ha aperto la porta, consentendo alla donna di uscire dall’appartamento per andare verso i Carabinieri. Raggiunto dai militari, il soggetto, identificato nel quarantanovenne, è stato tradotto in caserma.
La vittima, piangendo e in stato di choc, ha raccontato di essersi recata nell’appartamento del compagno, con cui aveva una relazione sentimentale iniziata a gennaio, per festeggiare la fine del “lockdown ” e l’inizio della “Fase 2”, cucinandogli il pollo allo spiedo. Dopo cena, il quarantanovenne ha preteso di avere un rapporto sessuale, ma la donna si è rifiutata e lui è andato su tutte le furie, chiudendo a chiave la porta d’ingresso dell’appartamento, minacciandola di morte e bloccandola sul letto e percuotendola. A quel punto, la vittima, dopo essersi liberata e approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo, ha preso lo smartphone e ha telefonato al 112. Nel corso della verbalizzazione, la donna ha riferito di aver subito altri episodi di percosse negli ultimi mesi, mai denunciati. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118, medicata e dimessa con una prognosi di sette giorni.