In questo momento, difficile per tutti, i forni dell’Associazione Panificatori restano aperti. Non solo perché il pane e i prodotti da forno sono la gustosa certezza quotidiana di molte famiglie, ma perché i punti vendita funzionano anche come presidi sul territorio. “Siamo impegnati a rispettare tutte le precauzioni del caso – specifica il presidente dell’Associazione, Graziano Bottura – ma continuiamo a sfornare i nostri prodotti artigianali: pensiamo che per le persone, in un momento così difficile, sia bello sapere di poter contare su qualcosa di buono. In particolare su un alimento sano, familiare, da sempre presente sulla nostra tavola come il pane”.

I fornai non si limitano però a proseguire il loro lavoro con la passione di sempre, e così, di concerto con Confcommercio Ascom Bologna, hanno deciso di contribuire anche alla ricerca sui dispositivi di protezione, portata avanti dall’ Università di Bologna. Un gruppo multidisciplinare di ricercatori guidato dal professor Francesco Saverio Violante e dalla professoressa Cristiana Boi ha allestito in soli tre giorni nuovi laboratori in grado di realizzare complessi test di sicurezza sulle mascherine. È proprio questo gruppo di ricerca che hanno deciso di sostenere, attraverso un contributo economico, per permettere loro di acquisire la strumentazione necessaria a strutturare in maniera efficiente il laboratorio di ricerca e portare avanti le analisi necessarie. “Per noi la sicurezza è fondamentale, per questo vogliamo sostenere chi, con il suo impegno e le sue competenze, aumenta la sicurezza di tutti. Per questo, per quanto possiamo, siamo al fianco dell’Università di Bologna” affermano il presidente dei Panificatori bolognesi, Bottura e il direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna Giancarlo Tonelli.

All’insegna della solidarietà, i Panificatori hanno poi deciso di fornire gratuitamente il pane alla mensa dell’Antoniano di Bologna. All’Antoniano, le misure applicate per limitare la diffusione del Coronavirus hanno comportato una diminuzione della presenza di volontari in cucina e la produzione del pane, solitamente interna, è diventata impossibile. “Abbiamo allora deciso di dare il nostro contributo, in collaborazione con uno dei nostri panifici di Bologna, e forniremo ogni giorno il pane, per tutto il periodo dell’emergenza. L’Antoniano potrà così preparare i pasti da asporto anche per gli ultimi. Continua il nostro impegno perché il gusto del pane sia garantito a tutti” conclude il presidente Bottura.

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