Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Fondazione di Vignola istituiscono un fondo straordinario a disposizione delle aziende sanitarie del territorio di riferimento. Impegno e generosità non si fermano: attivato un conto corrente regionale dedicato per chiunque voglia contribuire alla gestione dell’emergenza sanitaria
Proseguono impegno e solidarietà per contribuire a combattere la diffusione del Coronavirus. Oggi, la Fondazione di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e la Fondazione di Vignola hanno costituito insieme un fondo straordinario di un milione e mezzo di euro. Le risorse, a disposizione delle autorità sanitarie dei territori di riferimento delle quattro Fondazioni bancarie, verranno utilizzati per l’acquisto di dotazioni, presidi sanitari e strumentazioni di urgente necessità segnalati dalle Aziende sanitarie territoriali.
“Un altro segnale straordinario di generosità e un aiuto concreto per far fronte all’emergenza sanitaria che stiamo affrontando- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Per questo ringrazio le Fondazioni bancarie modenesi: hanno fatto squadra, così come sta facendo l’intera Emilia-Romagna, dai singoli cittadini a tutti i professionisti e gli operatori della nostra sanità e alle professioni sanitarie in genere, così come i lavoratori e ogni comparto economico. Serve che ognuno faccia la sua parte. Rispettiamo le regole e insieme ne usciremo. Un grazie anche ai tantissimi che ci hanno chiesto di poter contribuire, per questo abbiamo attivato un conto corrente regionale dedicato”.
Da oggi, infatti, chiunque voglia può fare donazioni versando sul conto corrente intestato alla Protezione civile regionale dell’Emilia-Romagna, potendolo fare anche dall’estero attraverso il codice Bic:
IBAN: IT69G0200802435000104428964
CODICE BIC SWIFT: UNCRITM1BA2
Causale: Insieme si può: l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus.
Ogni euro raccolto e il suo utilizzo verranno resocontati pubblicamente, così come è stato fatto per la ricostruzione post sisma.