“Voglio rassicurare i cittadini ancora una volta: in Emilia-Romagna abbiamo posti letto e professionalità in grado di garantire a tutti le cure più idonee. Posso garantirlo dopo aver parlato con tutti i direttori generali delle Aziende sanitarie e di quelle ospedaliere”.

Così il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, in diretta oggi sulla pagina Facebook della Regione Emilia-Romagna, ha fatto il punto sulla situazione da Piacenza a Rimini, al termine dell’incontro dell’Unità di crisi regionale.

“I numeri sono paragonabili in gran parte a quelli di ieri- ha precisato Venturi– con un incremento di circa il 25% dei positivi al Covid-19, un trend in linea con quello degli scorsi giorni. Si tratta di 172 casi in più distribuiti in maniera diversificata a seconda delle province. Di questi 366 sono in cura nel proprio domicilio e 397 nei reparti normali degli ospedali, prevalentemente in quelli per le malattie infettive”.

“Abbiamo 52 pazienti in terapia intensiva -ieri erano 32 – ma abbiamo predisposto già nuovi posti e altri ne stiamo attrezzando dove collocare anche quelli più gravi. È un incremento significativo ed è doveroso ringraziare tutte le persone che lavorano in quei reparti e che si occupano di accudire le persone con polmonite interstiziale che hanno bisogno di cure particolari”. 

“Abbiamo però due notizie positive- ha aggiunto il commissario Venturi-. La prima riguarda i 17 pazienti guariti: 7 in più rispetto a ieri. Ricordo che l’esordio del contagio in Emilia-Romagna risale a circa due settimane fa e quindi ci attendiamo che nei prossimi giorni il numero delle persone che torneranno negative al virus aumenterà gradualmente e significativamente. La seconda buona notizia riguarda il caso della mamma piacentina positiva la Covid-19 che ha partorito una bimba negativa. Bene, oggi anche la mamma è tornata negativa”.

“Dobbiamo poi ricordare che questa malattia ha un tasso di letalità rispetto a chi si infetta che è molto diversa rispetto all’età ed è quindi fondamentale ritornare a chiedere alle persone anziane di soprassedere per alcune settimane a occasioni di socialità. Il caso di Bologna è infatti emblematico: dei 22 nuovi casi in più 16 riguardano persone che si sono contagiate frequentando una bocciofila del circondario imolese. È una situazione che non possiamo permetterci. I posti di terapia intensiva sono ora il nostro bene più prezioso e dobbiamo preservarli, non metterli a rischio per una partita di bocce”.

“Proprio per questo- ha proseguito Venturi- stiamo valutando, insieme al Governo, provvedimenti più restrittivi anche per piscine, palestre, luoghi e centri dove si concentrano ancora molte, troppe persone. È necessario mettere in atto tutte le misure possibili per contenere il contagio al massimo”.

Il commissario ha poi ricordato il caso del Sant’Orsola di Bologna dove un intero reparto ha dovuto essere chiuso perché un degente ha mostrato sintomi ed è risultato positivo al Covid-19 mentre era in convalescenza dopo un intervento chirurgico: “Dobbiamo fare i conti anche con questo, con la possibilità che un caso possa sfuggire alla prima indagine perché senza sintomi evidenti”.

“Stiamo riprogrammando l’attività degli ospedali- ha sottolineato Venturi-, con la possibilità di creare degli Ospedali Covid-19 da utilizzare fino a quando ci sarà l’emergenza. Stiamo potenziando ovunque la nostra capacità di risposta dove abbiamo spazi a disposizione e dove abbiamo meno capacità ricettiva stiamo facendo accordi con il privato accreditato. E stiamo assumendo medici e infermieri. Proporremo al Governo alcuni accorgimenti, per esempio per assumere medici usciti con quota 100 e che, quindi, non possono percepire una retribuzione superiore ai 5mila euro all’anno. Oltre agli specializzandi e gli infermieri, anticipando di tre mesi la possibilità di laurearsi”.

“Il nostro è un sistema robusto- ha chiuso Venturi- è con professionisti qualificati e capaci”.

 

Punti triage

Ad oggi sono 16 i punti triage allestiti davanti alle strutture ospedaliere, per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari in Emilia-Romagna, di cui gli ultimi due predisposti ieri a Sassuolo e nella Repubblica di San Marino. In dettaglio sono tre i punti a Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città), tre a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo), tre a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla), cinque a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118), uno a Imola (Bo) e uno nella Repubblica di San Marino.

Inoltre, presso la base dell’aeronautica militare di San Polo di Podenzano (Pc) sarà completato oggi anche l’allestimento di una struttura idonea ad ospitare le persone del Nord Italia che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio.

Carceri

Per quanto riguarda carceri e strutture penitenziarie, verrà montato sempre oggi, grazie ai volontari di protezione civile, un modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì – la prima delle strutture richieste dal ministero della Giustizia con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi. 
È stato inoltre consegnato e allestito un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti.

Sono intanto in preparazione a Modena due tende da allestire davanti alle case circondariali del capoluogo e di Castelfranco Emilia.

Mascherine per personale sanitario

Per quanto riguarda le mascherine ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario, ieri sono state consegnate al deposito sanitario della Regione di Reggio Emilia, altre 8.300 mascherine FFP2 fornite dal Dipartimento nazionale. In totale, quindi, le mascherine arrivate in Emilia-Romagna dall’inizio dell’emergenza sono 40.988. Altre 7.500 mascherine del tipo FFP3, frutto di una donazione, sono in arrivo e saranno distribuite attraverso il canale del Dipartimento nazionale.

Fake news

E’ priva di fondamento la notizia diffusa ieri da alcuni media circa la diffusione di mascherine alla popolazione, così come va ricordato che non sono in distribuzione mascherine presso la sede centrale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

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