Riduzione del rischio idraulico, pulizia e rimozione di fango e
rifiuti, miglioramento della salubrità dell’ambiente: questi obiettivi
diventano realtà grazie all’avvio dei lavori di pulizia e sistemazione
idraulica del Canale Navile, un progetto inedito nella sua complessità e
che si è concretizzato grazie a una collaborazione istituzionale
iniziata nel 2015. Cinque anni fa, infatti, il Comune di Bologna ha
chiesto alla Regione Emilia-Romagna di partecipare al Piano nazionale
contro il dissesto idrogeologico 2014-2020: tra i progetti, il Comune
propone anche quello sul Canale Navile messo a punto dal Consorzio della
Bonifica Renana per un valore di un milione e mezzo di euro di
finanziamento chiesto al Ministero dell’Ambiente, titolare del Piano, a
cui il Comune di Bologna ha aggiunto 10.000 euro. Tutti i progetti
presentati dal Comune sono stati finanziati al 100%, compreso quello sul
Canale Navile. Il 17 febbraio sono partiti i lavori della Bonifica
Renana: si tratta dei primi interventi concreti per la realizzazione del
progetto esecutivo finalizzato al recupero della funzionalità idraulica
del Canale Navile, per un tratto urbano di circa 4 chilometri, partendo
dalla Bova e arrivando sino al sostegno del Grassi. L’intervento di
riduzione del rischio idraulico interessa anche 2,5 chilometri del
Canalazzo parallelo al Navile.
Dentro il cantiere: cosa prevedono le fasi dei lavori
L’intervento progettato e attuato dalla Bonifica Renana è
articolato in diverse fasi. Attualmente si sta procedendo alla
sistemazione della vegetazione attraverso l’asportazione selettiva di
esemplari arborei pericolanti, malati o a rischio di caduta, che possono
ostruire l’alveo causando situazioni di rischio idraulico o impedire la
corretta manutenzione del canale. Il programma di sistemazione
vegetazionale, redatto da un tecnico specializzato in gestione
sostenibile dei corsi d’acqua, è stato approvato in sede di Conferenza
dei servizi dalla Soprintendenza che ne cura il monitoraggio in questa
fase esecutiva.
A questa attività segue parallelamente la rimozione e il
conferimento dei numerosi rifiuti ingombranti presenti nel canale e il
progressivo dragaggio dei depositi di detriti e fango accumulatisi nel
corso degli anni. Queste attività consentiranno il ripristino della
cosiddetta “livelletta” di fondo dell’alveo, cioè della pendenza
necessaria alle acque dei due canali per defluire con regolarità ed
evitare che si formino ristagni con conseguenti cattivi odori.
Seguirà il ripristino funzionale delle porte vinciane al sostegno
del Battiferro: da tempo anch’esse sono bloccate dai depositi di fango e
questo intervento restituirà loro il ruolo fondamentale che hanno
sempre svolto nell’evitare che le acque rifluiscano verso monte.
Interventi per la sicurezza idraulica anche sui rii collinari
L’intervento sul Canale Navile si inquadra all’interno di una più
ampia strategia dell’Amministrazione comunale mirata al contenimento
dei rischi e al miglioramento della qualità e della sicurezza del
territorio urbano, sviluppata anche nel nuovo Piano Urbanistico
Generale, tenendo in considerazione gli effetti dei cambiamenti
climatici. Nell’ambito del Piano nazionale contro il dissesto
idrogeologico 2014-2020, il Comune di Bologna, sempre con la
collaborazione del Consorzio della Bonifica Renana, ha chiesto e
ottenuto il finanziamento di un altro intervento di riduzione del
rischio idraulico connesso al tombinamento dei rii collinari al
perimetro del territorio urbanizzato. L’obiettivo è evitare l’occlusione
degli imbocchi durante eventi meteorologici intensi. Gli interventi,
dopo il via libera deliberato dalla Regione Emilia-Romagna, hanno
ottenuto un finanziamento dal Ministero dell’Ambiente di 930.000 euro,
ai quali si aggiungeranno 40.000 euro del Comune di Bologna. I lavori
procederanno per lotti. Saranno interessati dall’intervento i corsi
d’acqua e rii collinari lungo i tratti a cielo aperto del Rio San Luca,
del Rio Meloncello, del Torrente Aposa e del Rio Griffone; del Rio San
Giuseppe e del Rio Monte Scalvato; del Torrente Ravone. I lavori si
concluderanno entro il mandato amministrativo.