Una commessa, un imprenditore, un architetto e un medico, italiani, sono stati denunciati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna durante i controlli alla circolazione stradale. In particolare, la commessa controllata ieri notte a Imola (BO) dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO), è finita nei guai perché stava guidando la sua automobile completamente ubriaca. Invitata a eseguire l’alcol test, la donna che aveva la bocca impastata e lo sguardo perso nel vuoto, è risultata positiva con un valore di 1,67 g/l. L’auto le è stata sequestrata e la patente di guida ritirata. Nel corso del medesimo servizio, i militari di Imola (BO) hanno denunciato anche l’imprenditore agricolo che era sobrio, ma guidava un’automobile, intestata a un’altra persona, senza patente perché mai conseguita. Anche l’architetto dovrà rispondere di guida sotto l’influenza dell’alcol, come accertato dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Molinella (BO), che lo hanno controllato ieri pomeriggio a Malalbergo (BO). La patente di guida gli è stata ritirata. Il medico, invece, era “fatto” di Triazolam, uno psicofarmaco utilizzato anche per curare l’insonnia. Non è escluso, quindi, che il medico, rimasto coinvolto in un incidente stradale non grave, avvenuto di recente in provincia di Bologna, si sia schiantato contro un muro a causa di un “colpo di sonno”, sopraggiunto nel primo pomeriggio per l’effetto atteso del sedativo. L’incidente era stato rilevato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, mentre le analisi del sangue del conducente sono state eseguite dai sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

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